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Convento francescano del Monte Mesma
 

Ad Ameno un luogo ricco di preghiera e di storia

Il Monte Mesma, colle che raggiunge i 576 metri di altitudine, è situato nel territorio del Comune di Ameno in provincia di Novara.
All`inizio del XII secolo il Comune di Novara, per dare forza alle proprie mire sul territorio del Cusio, costruì un castello sulla sommità del Monte Mesma. Esso rimase di proprietà del Comune anche dopo il lodo arbitrale del 1219, che pose fine alla guerra contro il Vescovo, riconoscendone i diritti sul Cusio. I contrasti con le comunità di Ameno e Lortallo per lo sfruttamento dei boschi e dei pascoli del monte, determinarono la reazione degli abitanti, che assalirono e distrussero il castello nel 1358. Sulle sue rovine nel 1619 cominciò la costruzione del convento francescano, che pose termine alle dispute tra gli uomini di Lortallo e Ameno per il possesso del monte.

Sulla sommità del colle si elevano attualmente la chiesa ed il convento seicenteschi, davanti ai quali si apre un sagrato panoramico, da cui si gode una suggestiva vista sul Lago d`Orta e, in lontananza, sul massiccio del Monte Rosa. La chiesa, terminata nel 1625, è a navata unica e sopra l`altare è appeso il grande Crocifisso scolpito nel 1712 dallo scultore milanese Lentignani.
La facciata a salienti con pronao e interno a una navata con cappelle e profondo coro. Dal presbiterio si accede ai due chiostri seicenteschi, con le arcate poggianti su colonnette di granito e coi soffitti a capriate in legno. Nel centro del primo chiostro un bel puteale ci ricorda le parole del santo di Assisi.
Il complesso degli edifici conventuali si raggruppa attorno ai due chiostri. Il primo che incontriamo dopo l`ingresso un tempo serviva a dar riparo a pellegrini e viandanti, mentre al centro del secondo troviamo il pozzo, un tempo riserva idrica del convento. Da questo chiostro si raggiunge la sala dello stufone, piccola stanza accogliente dove è conservata una grande stufa realizzata in pietra nera di Oira nel 1727.

Il castello medievale non costituisce la prima traccia di occupazione dell`area. Circa due millenni prima che ne fossero posate le fondamenta, altri uomini avevano scelto la sommità del monte per impiantare le proprie abitazioni, semplici capanne di paglia e argilla. Le loro ceneri, deposte in urne funerarie ai piedi della collina, testimoniano del passaggio dall`età del bronzo a quella del ferro e sono principalmente inquadrabili nell`ambito della Cultura di Golasecca, dal IX al VI sec. a.C, benché non manchino resti di età gallica e romana.

Attualmente l`area del Monte Mesma è costituita in riserva naturale speciale e amministrata dall`Ente Parco assieme alle vicine riserve naturali speciali del Saco Monte di Orta e della Torre di Buccione.


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